Mostre a Bergamo 2023

Due appuntamenti a gennaio 2023 a Bergamo!

L’opera Pensieri in caduta (2022) è esposta nella mostra collettiva FIBERSTORMING a cura di Barbara Pavan, presso le sale dell’Ex Ateneo, dal 27 Gennaio al 12 Febbraio 2023.

Titolo: FIBERSTORMING
Artisti: Elham M. Aghili, Jorgelina Alessandrelli, Reyhaneh Alikhani, Elizabeth Aro, Silvia Beccaria, Susanna Cati, Cenzo Cocca, Kela Cremaschi, Daniela Frongia, Loredana Galante, Giulio Locatelli, Clara Luiselli, Camilla Marinoni, Florencia Martinez, Laura Mega, Lucia Bubilda Nanni, Giulia Nelli, Federica Patera e Andrea Sbra Perego, Daniela Perego, Elena Redaelli, Valeria Scuteri, Maria Jole Serreli, Giulia Spernazza, Mimmo Totaro, Davide Viggiano.
A cura di: Barbara Pavan
Promossa da ArteMorbida Textile Arts Magazine
Con il patrocinio di Comune di Bergamo, IILA Istituto Italo Latino Americano
Sede: Aula dell’Ex Ateneo, Piazza Reginaldo Giuliani, Bergamo Città Alta
Date: da venerdì 27 gennaio a domenica 12 febbraio 2023
Orari: feriali ore 11-18; festivi ore 10-19
L’evento è all’interno di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023


L’opera Dentro è fuori (2022) è stata esposta al BAF – Bergamo Arte Fiera dal 13-14-15 Gennaio, presso lo spazio di ArteMorbida all’interno di XS PROJECT curato da Barbara Pavan.

Il progetto si è composto di 70 opere tessili di 30 per 30 centimetri, moduli base di una grande installazione collettiva che ha voluto raccogliere e mostrare al pubblico italiano l’evoluzione della fiber e textile art contemporanea.

Dentro è fuori, 2022

Texture of Resistance

La mostra Texture of Resistance pensata per COSMO, con la curatela di Camilla Boemio, rimanda alle arti tessili e alle pratiche partecipative. Una nuova estetica evidenzia una ricerca fervida dell’utilizzo del tessile, aprendo la discussione ad una rinnovata analisi del linguaggio nelle sue forme più ibride ed attente al tessuto sociale.
La tessitura è un campo semantico che ha implicazioni culturali di grandi rilievo, e in modo particolare l’arte meticolosa e raffinata del tessere non può esimersi dal riprendere uno dei personaggi simbolo che Ovidio ha descritto nelle Metamorfosi: Aracne; la talentuosa tessitrice che Minerva punisce per l’insolente superbia trasformandola in ragno. Il culto di Aracne si è tramandato da Ariosto fino ai giorni nostri, non perdendo di fascino ed arrivando ad influenzare la pratica seminale di Louise Bourgeois.
Come Aracne; l’arte prettamente femminile utilizza nel linguaggio e nell’uso dei materiali in formule sovversive, innovative, con modelli di intensa laboriosità che si sovrappongono all’epifania ed alla tenacia. Il viaggio atemporale di Aracne è un viaggio nel filo, che porta verso le stelle ed abbraccia le pratiche d’arte visiva.

Texture of Resistance mette in dialogo la pratica delle artiste Maria Elisa D’Andrea, Giulia Nelli, e Maria Antonietta Scarpari. Presentandosi come una costellazione, la mostra rifletterà diverse sfumature del linguaggio d’arte, in un rimando atemporale nel quale le installazioni e i disegni esposti consentono prospettive di pensiero sperimentali. Molti dei lavori esposti sono stati realizzati appositamente per la mostra, ed in dialogo con lo spazio espositivo. (Testo di Camilla Boemio)

TEXTURE OF RESISTANCE
Spazio COSMO – Roma, Piazza di Sant’Apollonia, 13
a cura di Camilla Boemio, in collaborazione con AAC Platform
Sponsor tecnici Elly Calze, Orsogna Winery
Inaugurazione venerdì 18 novembre, ore 18

dal 18 novembre al 14 dicembre 2022
da martedì a domenica ore 17.00 / 21.00

UNDER THE BRIDGE

L’opera Fragili trame come ponti gettati verso il futuro (2022) sarà esposta nella mostra collettiva Under The Bridge a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini.

“Nella consuetudine al ponte si attribuisce un significato di passaggio, di superamento di un ostacolo, di unione tra mondi. Infinite sono le citazioni letterarie, filosofiche, artistiche che celebrano il ponte da questo punto di vista. Under the bridge, invece, intende cambiare la prospettiva. Non più un ponte da attraversare o da costruire per passare oltre, per congiungere, per mettere in contatto: non sopra il ponte, ma sotto il ponte. Che significato assume (a livello individuale o universale) il ponte se considerato da sotto? Sotto il ponte scorre l’acqua, o passa una strada o si apre un baratro… Sotto il ponte ci si ripara, ci si rifugia, ci si nasconde. Sotto al ponte si può vivere: per drammatica necessità, per scelta di libertà, come condizione permanente o come soluzione temporanea, di una vita o di un attimo, poco importa.
Più di 50 artisti hanno raccolto la proposta di sovvertire l’immaginario comune del ponte, di cambiare la prospettiva e raccontare, con un’opera, cosa c’è per loro sotto il ponte”. (Testo dei curatori)

UNDER THE BRIDGE
inaugurazione giovedì 17 novembre, ore 19.00
Teatro Binario7, Monza
17 novembre 2022 – 15 gennaio 2023
una mostra a cura di Simona Bartolena e Armando Fettolini
organizzata per Teatro Binario7
da Ponte43
in collaborazione con heart-PULSAZIONI CULTURALI

Giulia Nelli, Fragili trame come ponti gettati verso il futuro, 2022

Fonografia – episodio 02 “Oscillazioni”

La mia installazione site specific per il secondo episodio di Fonografia sul tema oscillazioni. L’opera interpreta il tema delle oscillazioni come vibrazioni emotive di legami che non si spezzano nonostante siano posti in tensione dalle avversità. 

Domenica 14 novembre dalle ore 15 alle ore 23
Mare Culturale Urbano, Milano

Fonografia è un giovane progetto che unisce musica, arte visiva a performance. Un contenitore di esperienze immersive di ascolto, tra sonorità ambient, downtempo e sperimentali, in cui il suono si integra organicamente ad altri linguaggi e all’ambiente circostante.

Nostos. È tempo di tornare

Nostos. È tempo di tornare
Un progetto condiviso a cura di Maria Laura Bonifazi e Giulia Giglio

Lazzaro Galleria d’Arte Contemporanea, Genova
Dal 7 ottobre al 6 novembre 2021. L’inaugurazione è stata in occasione di START Genova 2021

Il progetto Nostos nasce dal desiderio profondo di sentire e comprendere questo tempo e di registrarne le sfumature più sottili attraverso la condivisione di ciò che abbiamo potuto elaborare individualmente durante questo viaggio verticale. […] Abbiamo attraversato cambiamenti, ci siamo adattati, modificati. Abbiamo visitato la privazione con tutto a disposizione, la distanza senza allontanarci, il distacco senza appartenenza. Abbiamo praticato il vuoto nel pieno, il silenzio nel rumore, il deserto nella città. (tratto dal testo di Maria Laura Bonifazi)

Sono lieta di aver condiviso questo percorso con altri 16 artisti Gaia Bellini, Beatrice Caruso, Grazia Inserillo, Matteo Lucca, Arianna Maestrale, Silvia Mazzella, Maurizio Melis Roman, Giulia Nelli, Anna Oberto, Paolo Lorenzo Parisi, Giulia Pellegrini, Lorenzo Ramos, Giovanni Ronzoni, Sonia Scaccabarozzi, Rebecca Sforzani, Francesca Traverso e Livia Ugolini.

Le mie opere raccontano di come la pandemia abbia drammaticamente evidenziato la verità, spesso rimossa, che l’uomo è destinato a nascere e morire nella fragilità e, come viene sottolineato da Giaccardi e Magatti nel libro “Nella fine è l’inizio”, la fragilità esisteva prima e continuerà a esserci dopo il Covid, ma occorre rendere feconda la tensione tra il senso di onnipotenza e la vulnerabilità, per sviluppare un progresso rispettoso delle diversità e della natura.

Il mio lavoro ha immaginato per ogni individuo una rinascita, che prendendo avvio dalla presa di coscienza della propria fragilità, trovi la forza nei legami di cooperazione con gli altri.

YOUNG FIBER CONTEST 2020/21

L’opera Madre terra (2019) è risultata finalista del Young Fiber Contest 2020, Città di Chieri (TO).

dal 15 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022 presso l’Imbiancheria Del Vajro, Chieri

L’opera nasce dallo studio di un modo innovativo di intendere la tecnica tessile dell’arazzo contemporaneo, nel quale la trama è ancora dominante ma l’ordito resta visibile e assume un proprio ruolo all’interno del disegno. Il materiale utilizzato per la tessitura è il collant in poliammide ed elastan che viene strappato, tirato e ridotto al suo elemento essenziale, il filo, per rielaborare trame che, pur con forme e valenze diverse dalle originali, mantengono in sé i valori simbolici di eleganza e di femminilità originari. Tali trame restano immobilizzate secondo una partitura stabilita grazie all’ordito, fissato sull’intelaiatura dell’opera stessa. Sebbene la tecnica che sto sperimentando consenta di utilizzare nella stessa opera collant di colori e den differenti, il mio lavoro si concentra attualmente sull’uso dei contrasti bianco-nero, perché incisivi, forti e drammatici.

In particolare, nell’opera “Madre terra” l’ordito bianco rappresenta una pioggia leggera che genera nuova vita nella natura: una metafora antica del rinnovarsi dello spirito di vita, anche all’interno dell’individuo, dove possono finalmente germogliare i semi della felicità e delle emozioni più vere.

Trame, Spazio Blue Train, Milano

Sono lieta di aver esposto nella mostra collettiva
Trame
a cura di Silvia Franceschi
Spazio Blue Train
in occasione di Walk-In Studio
dal 5 al 9 ottobre 2021

Trame
con lavori di Alessandra Angelini (1953), Serena Giorgi (1969), Anna Giuntini (1980),
Giulia Nelli (1992) Marta Nijhuis (1983) e Sonia Scaccabarozzi (1969) nella magica
cornice di una villa in stile liberty con giardino affacciata sul Naviglio della Martesana.

Il concetto di trama, di un tessuto o di un libro, evoca intrecci, legami e scambi e se il Festival invita gli artisti a fare rete, Trame intende accogliere appieno l’invito fin dal tema trattato. Una collettiva di sei artiste di diverse generazioni che si esprimono con media differenti. Tutte donne, come le altre persone coinvolte a vario titolo nella mostra. Perché trame e fili evocano immediatamente la capacità femminile di intessere legami, mediare evitando scontri e la propensione al dialogo e allo scambio. Un incontro tra diverse generazioni, perché chi ha più esperienza possa trasmetterla con generosità a chi è più giovane, ma al contempo chi è più giovane possa apportare nuova linfa alle altre.
All’opening di Martedì 5 ottobre dalle ore 18 le artiste saranno presenti per mostrare i loro lavori individuali e un lavoro collettivo che intreccia le rispettive trame, un libro d’artista sulle tonalità del blu, dal nome dello Spazio Blue Train che ospita la mostra e che è l’avatar virtuale di Silvia Franceschi, art lover, esperta di arte e diritto e curatrice di mostra e libro. In occasione di Walk in Studio 2021 e Trame lo Spazio Blue Train si materializza per portare un messaggio prezioso: facciamo rete, aiutiamoci a vicenda. (Testo di Silvia Franceschi)

Grazie per il bellissimo articolo del Corriere della Sera nella cronaca di Milano del 5 ottobre.

SyArt Festival 2021

Le opere Humus e Legami sotto sopra sono in mostra al SyArt Festival presso Villa Fiorentino a Sorrento.

Fondazione Sorrento
dal 16 luglio al 5 settembre 2021

Le opere si interrogano su nuove modalità di convivenza tra gli uomini, prendendo spunto dai legami simbiotici che uniscono comunità animali e vegetali nel sottosuolo.